La città della gentilezza

La città della gentilezza

L'attività svolta nelle classi seconde e una terza primaria del nostro Istituto ha come obiettivo la riflessione sull'uso delle parole, di un linguaggio adeguato come prima risorsa di benessere tra i pari.

Lo sdoganamento della violenza, una certa sua narrazione normalizzata vuole, con questi percorsi laboratoriali essere contrastata.

L'idea attorno alla quale si sviluppa il lavoro e' che l'abitudine ad un certo linguaggio ostile non possa essere accettato.

Il rispetto per l'altro passa innanzitutto attraverso parole, frasi positive e non discriminanti. Esse intendono suscitare emozioni e sentimenti di fiducia nell'altro, accettazione, solidarietà'.

A partire da due testi della letteratura infantile:

● “Il paese senza punta” di Rodari

● “La grande fabbrica delle parole” di Agnès de Lestrade;

I bambini e le bambine sono invitati a riflettere sul linguaggio che utilizzano nel quotidiano, con gli amici, a scuola, nel tempo libero e a rilevare in esso positività' e negatività.

Le Città della gentilezza sono angoli di benessere e contenitori di parole al quale attingere nei momenti in cui l'abitudine, appunto, induce a ricorrere invece ad espressioni ostili e negative.

La città della gentilezza

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